La maggior parte delle persone che si riprendono da COVID-19 riferiscono di aver sperimentato almeno un sintomo persistente 6 mesi dopo. I sintomi comuni di questa condizione, noti come Long Covid, includono affaticamento, debolezza muscolare e insonnia.
La causa esatta del long COVID rimane un mistero, ma i possibili fattori che contribuiscono sono le risposte immunitarie eccessive e il danno cellulare subito durante la malattia stessa. Inoltre, non è chiaro il motivo per cui alcune persone che hanno avuto COVID-19 sperimentano sintomi persistenti per settimane o mesi mentre altri si riprendono completamente.
Nel 2020, i ricercatori del Center for Gut Microbiota Research, parte dell’Università cinese di Hong Kong, hanno trovato un indizio. Hanno scoperto che le persone con il long Covid avevano un cambiamento nel loro microbiota intestinale rispetto ai controlli sani. I campioni fecali di persone con COVID-19 contenevano agenti patogeni più opportunistici che causano malattie e meno batteri “amici”.
- Nelle persone con long COVID, c’erano differenze nell’abbondanza di 42 specie di batteri al momento dell’ammissione e 3 e 6 mesi dopo la dimissione rispetto ai campioni di controllo
- A 6 mesi post infezione, le persone con long COVID avevano significativamente meno delle specie amiche Faecalibacterium prausnitzii e Blautia obeum nel loro intestino. Avevano anche una maggiore abbondanza delle specie “ostili” Ruminococcus gnavus e Bacteroides vulgatus.
È plausibile supporre che un alterata composizione del microbiota determini una mancata regolazione del sistema immunitario, dovuto in parte alla carenza di alcune specie immuno-regolatorie come F.Prausnitzii, Agathobacter e Bifidobatteri. Questo spiega perché le persone con long-Covid hanno spesso livelli più alti di auto-anticorpi in diversi organi e tessuti.
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