LA FOSFATASI ALCALINA: UN ENZIMA FONDAMENTALE PER LA BARRIERA INTESTINALE

da | Ago 17, 2023 | Uncategorized | 0 commenti

La fosfatasi alcalina intestinale fa parte di un grande famiglia di fosfatasi alcaline, costituita da quattro isoenzimi che catalizzano la stessa reazione chimica (l’idrolisi dei legami mono-esteri di fosfato), ma hanno struttura molecolare diversa. 

La fosfatasi alcalina intestinale (IALP) ha recentemente assunto una particolare rilevanza, essendo oggetto di studio nella prevenzione e nel trattamento di alcune malattie legate alla permeabilità intestinale. Questo enzima prodotto a livello degli orletti a spazzola dell’intestino tenue svolge un ruolo importante nel mantenimento dell’omeostasi microbica intestinale e della funzione di barriera intestinale.

  • Protegge dall’infezione e infiammazione causata da agenti patogeni in quanto defosforila alcuni componenti microbici tossici quali lipopolisaccaridi (LPS) nucleotidi liberi e proteine ​​specifiche di batteri come la flagellina
  • Animali carenti del gene della IALP avevano livelli inferiori di proteine delle giunzioni strette epiteliali (zonulina e occludina) rispetto ai controlli.
  • È stata dimostrata una diminuzione dell’attività IALP con l’invecchiamento, insieme a una ridotta integrità della barriera epiteliale intestinale

Ci sono diverse modalità per poter preservare una corretta produzione e funzionalità della IALP

  • La dieta influisce sull’espressione di IALP. Una dieta mediterranea ricca di fibre da diverse fonti alimentari di fibre (fecola di patate cotta e cruda; crusca integrale di avena; gomma di guar;) hanno aumentato l’attività IALP nel colon
  • Una dieta ricca di polifenoli come acido clorogenico (caffè e verdure), acido ellagico (melagrana), acidi grassi polinsaturi (olio EVO, pesce) stimola la produzione di IALP
  • Integrazione di zinco e magnesio, co-fattori enzimatici, sostiene la funzione della IALP

Vuoi scoprire una dieta e integrazione che sostiene al meglio l’attività di questo enzima? Scrivimi in chat o visita il blog www.disbiosidoctor.com