Un gruppo di ricercatori ha nutrito topi anziani con tre diete diverse per otto settimane: diete carenti, con livelli raccomandati e alti livelli di triptofano.
Nei casi di basso apporto di triptofano, hanno visto un impatto sia diretto che indiretto sul microbiota. Questi includevano cambiamenti come livelli ridotti del batterio Mucispirillum e Blautia, che svolgono un ruolo importante nel mantenimento della salute del microbiota negli esseri umani e negli animali. Alcuni di questi batteri sono significativamente ridotti anche nei pazienti con Crohn e colite, dove l’infiammazione è dilagante
Il mucispirillum, ad esempio, resiste alle “esplosioni” ossidative associate all’infiammazione e produce numerosi fattori associati alla riduzione delle specie reattive dell’ossigeno e di conseguenza all’infiammazione
Nei topi su una dieta a basso triptofano i ricercatori hanno trovato aumenti significativi di IL-6, IL-17A e IL-1a (citochine pro-infiammatorie) e una significativa diminuzione di IL-27, una citochina che riduce l’espressione di citochine infiammatorie (tra cui IL-17) e aumenta la produzione di linfociti T reg.
Quindi per non farsi mancare l’apporto di questo prezioso amminoacido è consigliabile includere nella dieta alimenti ricchi di triptofano tra cui cioccolato fondente, frutta a guscio (mandorle, nocciole, pistacchi, noci pecan), uova, tra i latticini ricotta e yogurt, tra i legumi ceci e fagioli, tra le carni pollo e tacchino, per il pesce tonno, bottarga, acciughe, orate, spigole, merluzzo, tra le verdure indivia, cavoli, asparagi, fagiolini, lattuga, bieta, spinaci, zucchine
Reference: “A Tryptophan-Deficient Diet Induces Gut Microbiota Dysbiosis and Increases Systemic Inflammation in Aged Mice” by Ibrahim Yusufu, Kehong Ding, Kathryn Smith, Umesh D. Wankhade, Bikash Sahay, G. Taylor Patterson, Rafal Pacholczyk, Satish Adusumilli, Mark W. Hamrick, William D. Hill, Carlos M. Isales and Sadanand Fulzele, 8 May 2021, International Journal of Molecular Sciences