La menta è una delle erbe più utilizzate. Grazie alle sue qualità refrigeranti, antispasmodiche, antisettiche, analgesiche e antivirali, per molti anni è stata utilizzata per contrastare una varietà di condizioni come gas, nausea mattutina, dolori mestruali e coliche intestinali, gonfiore e indigestione.
Tra le varie applicazioni terapeutiche della menta, si è scoperto che questa pianta ha anche una relazione benefica con il microbiota intestinale.
- Antibatterico. Oli essenziali ed estratti secchi di menta hanno forti proprietà antibatteriche utili nel mitigare gli effetti nocivi di H. pylori, E. coli e Salmonella.
- Antispasmodico. Un altro modo in cui la menta può essere in grado di mantenere una sana funzione digestiva è rilassando il sistema digestivo e alleviando gli spasmi nell’intestino che possono essere causati da gas, SIBO, infiammazione o permeabilità intestinale. Questa azione antispasmodica può avere un effetto sia a livello intestinale che vescicale
- Modulatore del dolore viscerale. Le qualità rinfrescanti del mentolo possono essere in grado di eccitare il canale antidolorifico chiamato TRPM8 che si trova nell’intestino. Poiché questo canale fa sì che le fibre sensibili al dolore nell’intestino diventino meno sensibili, l’attivazione della loro risposta può aiutare ad alleviare il dolore addominale associato a condizioni gastrointestinali come l’IBS
- Riduce infezione da E.Coli. Un recente studio ha evidenziato come gli estratti di polifenoli e flavonoidi della mentuccia (Satureja calamintha) siano stati in grado di ridurre l’aggregazione di E.Coli enteropatogeno (EPEC) causa frequente di gastroenteriti. Lo stesso razionale di applicazione potrebbe valere anche per chi ha cistiti e infezioni urinarie ricorrenti da E.Coli
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